Koh Tarutao

Thailandia
Koh Tarutao

La più grande delle isole dell’omonimo arcipelago è Koh Tarutao ed è anche il centro di uno dei parchi naturali più protetti e incontaminati della Thailandia, tanto da essere soprannominato “Maldive thailandesi”.

E' un'isola lunga 26 chilometri e larga poco più di 10 ed il suo nome nasce dall'unione della lingua thai e del malese ed ha il significato di “isola antica”.

Koh Tarutao è stata per molto tempo una colonia penale: qui venivano confinati o detenuti i dissidenti politici o i criminali.

Ciò ne ha determinato la buona conservazione naturale e le ha conferito un'aurea di misterioso fascino.

Fu terra di pirati impegnati contro la marina inglese, che infine li sterminò, il che ci rimanda ai romanzi di Salgari, come anche a ciò che tradizionalmente immaginiamo come paradiso terrestre: foreste vergini, fitte distese di mangrovie, scogliere calcaree che poggiano degradanti su spiagge bianche, creando grotte, lagune e baie di ogni dimensione.

Un Eden dove chiunque di noi vorrebbe essere, tornare o perdersi.

LE BELLEZZE DELL'ISOLA

Il paesaggio è molto variegato: dolci rilievi collinari, che non superano i 700 metri di altezza, tappezzati da imponenti foreste pluviali, ma anche spiagge dorate, inframezzate dalle sole palme da cocco.

Ci si può arrivare via mare salpando da Ao Pante Malacca, situata sulla costa nord-ovest, dove c'è la stazione dei traghetti, un distaccamento dei ranger del Parco Nazionale Marino di Koh Tarutao e i servizi essenziali.

Il punto di vista più completo sull'isola, può essere quello che si scopre attraverso un'escursione in barca lungo il fiume che l'attraversa per buona parte.

Ci si ritrova così immersi in un'atmosfera cinematografica o meglio romanzesca, a farsi largo tra fronde di mangrovie e radici di alberi secolari, circondati di animali o a perlustrare grotte, come ad esempio la grotta dei coccodrilli, un tempo veramente abitata dalla specie marina, oggi invece navigabile per più di un chilometro sulle tradizionali longtailboat, senza il rischio di incontrarne.

Ma se è la spiaggia che vi attrae, indispensabile è il tour delle baie (bay in inglese, mentre il termine thailandese per dire baia è Ao): Pante, Jak, Molae, Sone, Makham e Taloh Wow.

Ao Jak e Ao Molae sono le più indicate a chi desidera relax estremo e si raggiungono facilmente con una passeggiata/trekking di circa mezz’ora.

Ao Sone, invece, è a due ore di cammino da Ao Pante. E' un punto privilegiato per ammirare la natura dell’isola di Koh Tarutao in tutta la sua bellezza, dove consigliamo una sosta di fronte alla spiaggia di sabbia bianca e alla cascata che si trova esattamente al centro della baia.

E' un altro dei luoghi in cui le tartarughe marine ogni anno tornano a deporre le uova, a testimonianza di quanto la natura sia mirabilmente conservata.

Tramite percorsi un po' più impegnativi (circa 12 chilometri tra le antiche coltivazioni di alberi da gomma) di trekking si può raggiungere la piccola Ao Taloh Wow, sul versante est di Ko Tarutao e godersi uno scenario roccioso o ancora spingersi in una difficoltà ulteriore in salita in cima alla scogliera di To-Boo, dove la vista di un panorama mozzafiato saprà ricompensarvi degli sforzi, specie nelle ore del tramonto.

KOH TARUTAO E IL SUO PARCO NAZIONALE MARINO, SCRIGNO DI BIODIVERSITÀ

l Parco Nazionale Marino di Koh Tarutao è stato creato nel 1974 ed è decisamente una delle destinazioni più interessanti della Thailandia dal punto di vista della bellezza naturalistica, grazie al forte impegno delle autorità a mantenerlo distante dalla presenza dell'uomo e dalle speculazioni.

Ciò favorisce la preservazione del mare e contribuisce al proliferare di innumerevoli specie, così come allo splendore dei fondali.

Gli amanti della natura possono avere così l'opportunità di osservare da vicino cerbiatti nani, scoiattoli, tupaie, langur dagli occhiali e macachi dalla lunga coda.

E' esteso su un arcipelago di cinquantuno isole, quasi tutte disabitate e protegge circa 1490 chilometri quadrati di mare incontaminato.

Soltanto sulle isole di Koh Adang, Koh Tarutao e Koh Lipe ci sono strutture ricettive e sono facilmente raggiungibili arrivando da Pak Bara o dalla Malesia.

E' popolato da circa cento specie di uccelli ed è dunque la meta ideale per i birdwatchers, che potranno osservare fra gli altri buceri, colombi imperiali, fregate e garzette dei coralli.

Per quanto riguarda gli abitanti del mare, a Koh Tarutao si concentra il 25 % di tutte le specie marine della Thailandia, senza dimenticare i grandi mammiferi acquatici: capodogli, delfini e dugongo.

Particolare attenzione è dedicata alla conservazione delle varie specie di tartaruga, specialmente nella delicata fase di deposizione e schiusa delle uova, in cui gli animali non devono essere disturbati dall'uomo.

Solo le tartarughe verdi si spingono, fra settembre e dicembre, alle spiagge di Koh Adang per riprodursi, mentre tutte le altre specie (tartarughe liuto, olivacee e imbricate) si riproducano fino ad Aprile esclusivamente sulle sabbie di Koh Tarutao.

Per visitare il parco sempre consigliata è la stagione secca, da novembre ad aprile e le tartarughe si possono incontrare tutto l'anno.

COME ARRIVARE

Per arrivare ci sono motonavi che partono dalla stazione balneare di Pak Bara ogni ora e mezza sia per Koh Tarutao, che per Koh Lipe.

Queste due isole sono a loro volta collegate da traghetti. A Pak Bara si arriva comodamente in pullman partendo dalla città di Hay Yai, il cui aeroporto è collegato con Bangkok.

Per chi invece arriva dalla Malesia, il porto di partenza dei traghetti è quello di Langkawi.

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