Il delta del Mekong

Vietnam
Il delta del Mekong

Per tutti i turisti che vogliono vivere la vita autentica del Vietnam e godere dei suoi paesaggi più caratteristici la regione del delta del Mekong rappresenta un elemento irrinunciabile da inserire nel proprio viaggio.

Il delta del Mekong è raggiungibile in modo molto comodo da Ho Chi Minh City oppure imbarcandosi in Cambogia a Phnom Phen e attraversando il confine in barca sul fiume, una ottima soluzione per immergersi nella natura di questa regione.

Il Mekong nasce a 5000 metri di altezza sulle montagne del Tibet ed è uno dei fiumi più importanti di tutto il continente che percorre attraverso ben 3 stati prima di entrare in Vietnam per un totale di oltre 4000 km di lunghezza in mezzo a territori di rara bellezza in cui le popolazioni vivono in perfetta simbiosi con il corso d’acqua.

Nelle vicinanze di Phnom-Penh il fiume raggiunge circa 3 km di larghezza e quando arriva in Vietnam si divide in 8 grandiosi estuari prendendo il nome di Song Cuu Long, il fiume dei nove dragoni (l’8 è considerato un numero nefasto).

Il fiume rappresenta un elemento centrale per la vita di queste zone che, essendo ricche di limo, hanno visto prosperare piantagioni di caffè, riso, palme da cocco, cotone, palma da zucchero e altre coltivazioni che favorite anche dal clima umido e torrido del Vietnam.

Il riso è sicuramente il prodotto più importante ed è oggetto di uno dei riti più spettacolari che vengono celebrati in questo paese ovvero la Ooc Om Boc, una festa che ne festeggia la maturazione e che ha luogo nella località di Soc Trang.

COSA VEDERE

I tour nel delta del Mekong partono tipicamente dalla località di Can Tho, il più importante centro economico di questa regione dove è possibile visitare i coloratissimi mercati galleggianti tra i quali segnaliamo in particolare il famoso Cai Rang e l’affascinante mercato di Phong Dien.

Per chi vuole addentrarsi in questi affollati mercati consigliamo di visitarli al mattino presto per evitare il caldo delle ore centrali della giornata e la notevole folla che si accalca in questi luoghi.

Dopo la visita ai mercati ci si può rilassare con una passeggiata lungo il fiume Hai Ba Trung, dove è possibile incontrare gli abitanti locali che indossano i tipici copricapo a cono pronti a vendere merci pregiate come gamberetti o erbe aroamtiche accompagnando le trattative sempre con un caldo sorriso e la gentilezza caratteristici di questo popolo.

La piccola cittadina di Ben Tre è uno dei posti che sta resistendo alla modernizzazione anche perché non viene inserita molto spessi negli itinerari turistici e quindi può costituire una tappa interessante per chi vuole immergersi nella vegetazione lussureggiante ed in un mondo che sta irrimediabilmente scomparendo.

Chi ama il birdwatching deve assolutamente visitare Cao Lanh, una località più recente dove si trova una importante riserva di cicogne bianche e il Parco Nazionale Tram Chim nel quale si possono osservare molte specie ornitologiche come ibis, aironi o la varietà di gru chiamata antigone orientale.

Al confine con la Cambogia sorge Chau Doc, una cittadina dal fascino multietnico conosciuta per le caratteristiche case galleggianti che fungono sia da abitazioni che da vivai per l’allevamento di crostacei e altri rinomati prodotti ittici.

Alle spalle della città si erge il Monte Sam, un piccolo rilievo di grande importanza per i cinesi che ogni anno lo visitano per la presenza di icone e piccoli altari dal grande significato religioso oltre che per il magnifico panorama che è possibile osservare sul delta del Mekong.

Un altro luogo conosciuto per la bellezza paesaggistica e delle spiagge è Ha Tien, dove si trova una meravigliosa insenatura incastonata tra colline granitiche in una zona che prende il nome di Dong Ho Panorama e che è resa ancora più indimenticabile dalla presenza di grotte come la grotta “nella roccia che fora le nuvole” al cui interno è stato ricavato un piccolo tempio con altari taoisti e buddhisti.

Per chi parte da Ho Chi Minh una delle prime tappe è la città di My Tho dove consigliamo di visitare la Pagoda di Vinh Trang, un fondamentale esempio di contaminazione tra gli stili europeo e asiatico.

Da non perdere sono le isole che si trovano in queste regioni tra cui ricordiamo l’isola del Drago, quella dell’Unicorno e quella della Tartaruga dove le donne batso raccolgono gamberetti piegate sull’acqua o dove gli uomini trasportano le merci su piccole biciclette in un mondo che sembra sospeso nel tempo.

Nella città di Soc Trang si può lasciare la natura per un turismo basato sull’arte khmer e sull’architettura di tipo religioso. Qui è possibile di visitare la Pagoda di Kh’Leang, dove i novizi vengono a studiare un culto himalayano buddista, e la Pagoda d’Argilla, che presenta numerose sculture e altari in argilla realizzati da Ngo Kim Tong, un monaco che vi visse dai 20 ai 62 anni.

Per i turisti più coraggiosi è possibile visitare la Pagoda dei Pipistrelli i cui giardini sono appunto abitati da innumerevoli pipistrelli.

Nel mese di Dicembre a Soc Trang viene celebrata l’antichissima festività dell’acqua, un rito di tradizione khmer che sancisce la maturazione del riso e durante il quale migliaia di vietnamiti riempomo le pagode e invadono le rive del fiume su cui sfilano le piroghe, imbarcazioni tradizionali di origine cambogiana.

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