Informazioni generali sulla Cambogia
Cambogia

CENNI STORICI
La storia della Cambogia è strettamente legata alla cultura millenaria dell’impero khmer, una dinastia che controllò il paese dal VII secolo per centinaia di anni durante i quali questa nazione prosperò, specialmente tra il IX e il XIII secolo, dominando l’intera penisola prima di essere sottomessa dalla Thailandia e dal Vietnam che ne ridussero significativamente l’influenza.
Nel periodo di massimo splendore la capitale era Angkor che rappresenta oggi una tappa irrinunciabile per chi vuole visitare siti archeologici spettacolari che ancora testimoniano la grandezza raggiunta dalla Cambogia.
L’apice fu probabilmente raggiunto sotto la guida dell’imperatore Jayavarman VII (1181 – 1218), periodo durante il quale si raggiunsero vette ineguagliate anche nel campo dell’arte per poi iniziare un lungo periodo di decadenza che proseguì con i cosiddetti secoli bui della Cambogia durante la dominazione Thailandese tra il 1432 e il 1863.
Il 1863 rappresenta una data molto significata poichè è l’anno in cui la Cambogia, nel tentativo di affrancarsi finalmente dal controllo di Thailandia e Vietnam (anticamente Siam e Regno di Annam) si rivolgerà alla Francia chiedendo un protettorato che fu sancito da un accordo siglato l’11 agosto 1863 che fece perdere ogni velleità di autonomia al paese che successivamente visse una breve indipendenza solo sotto il regno del re Sianouk, il cui potere fu rovesciato da un regime militare guidato dal maresciallo Lon Nol con il sostegno degli Stati Uniti.
Questo periodo turbolento troverà il suo apice il 17 aprile 1975 quando i khmer rossi guidati da Pol Pot occuparono la capitale Phnom Penh e avviarono una delle dittature più autoritarie, crudeli e disumane della storia che causò l’uccisione di circa 2 milioni e mezzo di persone, al tempo un terzo della popolazione dell’intero paese. Un vero e proprio massacro, superiore perfino a quello causato dai nazisti in Europa.
I conflitti e le vessazioni terminarono solo dopo la cacciata dei comunisti da Phnom Penh, che diede inizio ad un periodo di guerra civile terminato solo nel 1991 quando l’Onu intervenne per garantire la cessazione delle ostilità. Negli anni seguente la Cambogia riuscì a ristabilire una situazione più tranquilla nonostante gli effetti di anni terribili che ancora stanno influenzando il paese in cui almeno un terzo della popolazione vive in condizioni di assoluta povertà.
Oggi la Cambogia sta crescendo e lentamente le condizioni generali stanno migliorando anche grazie agli aiuti internazionali e alla scoperta di giacimenti di gas e petrolio che hanno dato una certa spinta all’economia del paese.
In Cambogia è possibile trovare una grande varietà di culti, la maggioranza della popolazione è buddhista ma sono presenti anche induisti, musulmani e addirittura cristiani soprattutto tra le tribù di montagna.
LA CAMBOGIA IN CIFRE
La Cambogia si sviluppa su una superficie di 180.000 chilometri quadrati in cui abitano circa 15 milioni di persone divise in 3 etnie principali: il 90% appartiene all’etnia khmer, il 5% a quella vietnamita e un 1% a quella cinese.
La lingua ufficiale è il khmer o cambogiano ma sono parlati anche il francese e l’inglese.
NATURA E CULTURA
I panorami cambogiani sono dominati dall’acqua e si caratterizzano per una natura selvaggia e rigogliosa che è dominata dalla presenza importante del fiume Mekong ma anche da quella del lago Tonlè Sap.
I sovrani khmer capirono l’importanza del fiume e costruirono la maggior parte dei centri abitato lungo le sue rive in simbiosi con il corso d’acqua e la natura selvaggia di queste regioni.
Proprio per questo è possibile trovare interi villaggi immersi nella gloriosa foresta pluviale, come ad esempio il villaggio di Chong Kneas o quello di Kompong Pluk o ancora quello di Me Chrey dove le abitazioni vengono ancorate alla pagoda centrale per non essere travolte dalle acque nel periodo delle inondazioni durante la stagione delle piogge.
La stessa capitale è costruita avendo come centro il Mekong a testimonianza assoluta dell’importanza dell’acqua e della natura per il popolo cambogiano.
Nella zona di Angkor sono presenti dei complessi archeologici che non hanno rivali in tutto il sud est asiatico come Angkor Wat, Bayon, Ta Phrom, Banteay Sre e molti altri ancora ma in generale in tutto il paese è possibile incontrare statue e resti di un passato glorioso avvolti dalla foresta a testimonianza di una cultura millenaria e affascinante.
QUANDO ANDARE
La Cambogia ha caratteristiche climatiche simili al resto del sud est asiatico e quindi si possono identificare due stagioni principali, la stagione secca da novembre a marzo e la stagione dei monsoni da maggio a ottobre.
Durante la stagione secca le temperature vanno dai 25 ai 30 gradi mentre nella stagione delle piogge possono arrivare anche a 36 gradi.
Il nostro consiglio è di visitare la Cambogia preferibilmente nel periodo secco per godere al meglio di quanto questo meraviglioso paese ha da offrire.
IL VISTO
Per poter accedere al paese è necessario avere un visto governativo che si può ottenere in dieci minuti in qualsiasi luogo di frontiera o anche all’aeroporto pagando 20 $ e portando semplicemente una foto tessera.